TRE WARNINGS SULLE SANZIONI SUI DIAMANTI RUSSI
Nelle ultime settimane si sono moltiplicati i contatti con il MAECI e le riunioni del Gruppo di Lavoro di Confindustria FEDERORAFI in merito alla delicata questione riguardante la gestione delle disposizioni entrate in vigore all’inizio del 2024 e finalizzate a vietare l’introduzione sui mercati dei G7 + UE di diamanti grezzi, lavorati o montati di origine o provenienti direttamente o indirettamente dalla Federazione russa. È stato inoltre elaborato e presentato al MAECI un documento del Gruppo di Lavoro della federazione. Il citato documento evidenzia in particolare tre “punti di attenzione”:
1) Prodotti finiti. Dagli approfondimenti sono emerse preoccupazioni circa l’interpretazione riguardante l’effetto retroattivo delle sanzioni che entreranno in vigore dal 1 settembre 2024, ovvero che riguarderanno anche i diamanti montati sui gioielli indipendentemente dal fatto che tali monili siano stati prodotti prima dell’entrata in vigore delle sanzioni e senza quindi tener conto della c.d. “Clausola Grandfathered”. Una tale situazione avrebbe un notevole impatto sulla filiera orafa tenendo anche conto che altri importanti Paesi dei G7 come gli USA e UK non prevendono di comprendere nel regolamento i prodotti finiti.
2) Snodo unico. Sono state avanzate e motivate le perplessità circa l’individuazione di un solo “snodo” nell’attività rivolte alla tracciabilità dei diamanti.
3) Tecnologia accessibile. È stato infine sottolineato come l’eventuale introduzione obbligatoria di sistemi di tracciabilità debba avvenire una volta verificata la loro reale efficacia e il loro ridotto impatto economico all’interno della filiera.
INCONTRO AL MIMIT SU CONVENZIONE DI VIENNA E ALTRO
A seguito delle sollecitazioni di FEDERORAFI, il MIMIT ha convocato lo scorso 20 marzo una riunione per analizzare lo stato di applicazione dell’adesione dell’Italia alla c.d. Convenzione di Vienna. Tra i partecipanti anche i rappresentanti di Unioncamere che hanno confermato come ad oggi i laboratori accreditati dalle Camere di Commercio di Alessandria, Arezzo e Vicenza siano già operativi ed in grado di rispondere alle richieste delle imprese. Con l’occasione sono stati affrontati anche altri temi come quelli riguardanti l’adeguamento della normativa nazionale alle versioni più recenti degli standard tecnici emanati da UNI/CEN/ISO ed è stata fatta anche una prima valutazione circa la necessità di avviare una profonda revisione alla normativa “titoli e marchi” e all’eventuale suo ampliamento ad una regolamentazione dei materiali gemmologici.
GREENWASHING: OK DELL’EUROPARLAMENTO
È arrivato martedì 12 marzo il via libera dell’Europarlamento alla Direttiva Green Claims contro il greenwashing. Anche se la legislazione volge al termine, questo voto è importante: il voto espresso in plenaria è infatti giuridicamente vincolante anche nella legislatura successiva. Dopo le prossime elezioni europee (6-9 giugno) i nuovi rappresentanti riprenderanno i dossier da dove si erano interrotti per portarli alle fasi successive. In sostanza il testo definisce che tipo di informazioni le aziende dovranno fornire per giustificare in futuro le loro affermazioni di marketing ambientale. Crea inoltre un quadro e scadenze per la verifica delle prove e l’approvazione delle richieste e specifica cosa succede alle aziende che infrangono la legge.
ANTIRICICLAGGIO: PRESIDI IN ITALIA ED IN EUROPA
Nelle scorse settimane si è tenuto presso il Dipartimento del Tesoro del MEF un incontro per avviare i lavori di monitoraggio delle attività inerenti la lotta al riciclaggio. Il MEF ha infatti invitato Confindustria FEDERORAFI a collaborare con la Commissione che nel biennio 2024-2026 si confronterà con le Autorità europee del GAFI/FATF sulla materia. Il Gruppo d’Azione Finanziaria Internazionale (GAFI) o Financial Action Task Force (FATF) è un organismo intergovernativo che ha per scopo l’elaborazione e lo sviluppo di strategie di lotta al riciclaggio dei capitali di origine illecita. Del Gruppo fanno parte 35 membri in rappresentanza di stati ed organizzazioni regionali che corrispondono ai principali centri finanziari internazionali, nonché, come osservatori, i più rilevanti organismi finanziari internazionali. La collaborazione di Confindustria FEDERORAFI con questa commissione riveste pertanto un’importanza primaria, visto che il Rapporto finale di quanto emergerà dai lavori (meglio noto come Mutual Evaluation Report/MER) sarà la nuova fonte pubblica di riferimento sull’efficacia del sistema italiano nella lotta e prevenzione del riciclaggio. Inoltre, in risposta ad una specifica richiesta della Commissione UE, un rappresentante di Confindustria FEDERORAFI è stato delegato dall’Associazione europea del settore (EFJ- European Federation of Jewellery) a partecipare ai lavori del 4° Supra National RISK Assessment (SNRA). Anche la Commissione UE è infatti tenuta a condurre ogni due anni una valutazione dei rischi di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo che riguardano il mercato interno e le attività transfrontaliere ed il processo di preparazione della quarta SNRA è in corso e la sua adozione è prevista entro il terzo trimestre del 2024.
FREE DAYS SACE
Fino al 21 aprile SACE, con il patrocinio del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, organizza una serie di iniziative commerciali, formative e di networking gratuite, per promuovere e valorizzare l’eccellenza delle imprese italiane. Per dettagli: info@federorafi.it
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