Claudia Piaserico eletta nuova Presidente di FEDERORAFI per il quadriennio 2021-2024: “Dobbiamo fare innamorare i giovani del nostro mestiere e riempire i nostri prodotti di cultura, legalità e sostenibilità”.
Intanto il primo trimestre 2021 fa segnare una crescita dell’export del +20%.
L’Assemblea di Confindustria FEDERORAFI, riunitasi oggi a Milano, ha eletto Claudia Piaserico al vertice dell’associazione che rappresenta oltre 500 imprese industriali del comparto orafo, argentiero, gioielliero e del corallo e cammeo italiano. Uno dei comparti leader del manifatturiero italiano che occupa oltre 31.000 dipendenti e sviluppa un fatturato di 7,5 miliardi di euro (pre covid), l’85% destinato all’esportazione.
Claudia Piaserico, vicentina, laureata in giurisprudenza, è presidente in rappresentanza di FOPE Spa, storica azienda vicentina della gioielleria quotata in borsa. Piaserico subentra ad Ivana Ciabatti.
“Sono particolarmente emozionata e felice per la nomina – afferma la Presidente Piaserico subito dopo l’elezione. Ringrazio Ivana Ciabatti per il lavoro svolto in questi anni, un’eredità importante di cui cercheremo tutti di far tesoro. E ringrazio i colleghi imprenditori e i rappresentanti dei principali distretti produttivi per la fiducia che mi hanno accodato affidandomi il mandato al vertice della federazione. Un endorsement che mi responsabilizza ancora di più a consolidare e a rilanciare il ruolo e le iniziative del comparto del prezioso in Italia e a livello internazionale”.
Tra i molti impegni che attendono la nuova presidenza in un momento storico caratterizzato dal rilancio post-pandemia, Piaserico individua una priorità su tutte: “Credo che il nostro primario obiettivo sia far tornare i giovani ad innamorarsi del nostro mestiere e, di conseguenza, offrire loro gli strumenti per poterlo praticare. Stiamo parlando di una parte importantissima della cultura del nostro paese che rischia di perdersi e che, invece, ha ancora tanto da offrire alle nuove generazioni di questo paese. Assieme ai giovani dovremo valorizzare il saper fare italiano che a tutti i livelli, dall’alta artigianalità al prodotto realizzato con le più moderne e sofisticate tecnologie, continua a far sognare i consumatori di tutto il mondo”.
Nelle linee giuda e nelle nomine della neo-Presidente, emergono inoltre aspetti di novità: “Dovremo far sì che i nostri prodotti si mantengano eccellenti nella loro manifattura e proseguano il percorso innovativo che hanno intrapreso da almeno 15 anni ad oggi – afferma –; ma vogliamo che si riempiano anche di nuovi contenuti. Non solo nel loro apparire, ma anche lungo tutte le fasi della loro realizzazione: dalla materia prima fino alla gioielleria e, addirittura, al fine vita del prodotto. Il mondo e le nuove generazioni hanno delle richieste e, giustamente, delle pretese importanti: che un gioiello sia bellissimo ma sia anche ricco di cultura, che sia un prodotto sano e responsabile verso le persone e l’ambiente. Noi siamo in grado di rispettare tutte queste richieste e, credo, che possiamo andare anche più in là…”.
Per questo ambizioso programma e al fine di garantire una più efficiente ed efficace gestione delle strategie di FEDERORAFI ho definito almeno 8 aree di intervento con deleghe specifiche ai Vice Presidenti.
La “squadra” di Confindustria FEDERORAFI 2021-2024.
Presidente: Claudia Piaserico (FOPE)
Vice Presidente con delega alla:
– CULTURA E LEGALITA’: Egidio Chini (F.LLI CHINI);
– DISTRIBUZIONE INNOVATIVA E DIGITALIZZAZIONE: Fedora Artuso (RICHLINE ITALY);
– FISCO E CREDITO: Dario Bonauguri (BONOR);
– FORMAZIONE: Alessia Crivelli (CRIVELLI GIOIELLI);
– INNOVAZIONE E STANDARDIZZAZIONE: Damiano Zito (PROGOLD);
– INTERNAZIONALIZZAZIONE: Luigi Marostica (KARIZIA);
– SOSTENIBILITA’: Maria Cristina Squarcialupi (UNOAERRE INDUSTRIES);
– VALORE DI FILIERA: Enrico Peruffo (F.LLI BOVO).
“Con questa squadra, con le nostre aziende e con il coinvolgimento di tutti gli attori della nostra filiera – conclude Claudia Piaserico -, io non posso che essere positiva per il futuro. Certo, non dobbiamo dimenticare quali siano state le conseguenze della pandemia che, tra le altre cose, hanno comportato un calo vistoso del nostro export, passato dai 7,5 miliardi di euro del 2019 ai 5,35 miliardi di euro del 2020. Le ragioni sono quasi banali quanto drammatiche purtroppo, ma la forza internazionale del gioiello Made in Italy rimane comunque un pilastro da cui ripartire. Lo confermano i dati dell’export di questo primo trimestre dell’anno rilevati dal Centro Studi di Confindustria Moda per Federorafi che fanno segnare un +20% rispetto allo stesso trimestre del 2020, periodo che era stato solo parzialmente menomato dal Covid. Questa enorme crescita significa che la voglia di bellezza italiana in tutto il mondo c’è ancora”.
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