OVID 19 – DAL 18 MAGGIO NUOVA FASE 2 – CHIARIMENTI
Con una specifica circolare FEDERORAFI in data 18 maggio ha cercato di chiarire i contenuti dei provvedimenti degli ultimi giorni che, di fatto, hanno avviato la “NUOVA FASE 2” con l’apertura, tra le altre, delle attività del commercio al dettaglio. Con le recenti disposizioni sono state infatti aggiornate le priorità in termini di rispetto dei “protocolli” e delle “linee guida” adottati dalle Regioni o dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome, oltre a quelli nazionali. Il mancato rispetto dei protocolli o delle linee guida determina la sospensione dell’attività fino al ripristino delle condizioni di sicurezza. A partire dal 18 maggio, eventuali misure limitative delle attività economiche e produttive possono essere adottate, nel rispetto dei principi di adeguatezza e proporzionalità, con DPCM, oppure dalle singole Regioni. Con riferimento al tema degli spostamenti interregionali, fino al 2 giugno 2020 continuano di regola a essere vietati ma, in linea con una richiesta di Confindustria, è stata espressamente confermata la possibilità di spostarsi tra Regioni per comprovate esigenze lavorative. A decorrere dal 3 giugno, tali spostamenti saranno liberi, ma potranno essere limitati con DPCM in relazione a specifiche aree del territorio nazionale. Riguardo agli spostamenti da e per l’estero, anche questi continuano di regola a essere vietati fino al 2 giugno 2020. Rimane tuttavia possibile recarsi all’estero per comprovate esigenze lavorative. A decorrere dal 3 giugno, gli spostamenti da e per l’estero potranno essere limitati solo con DPCM. Sul tema degli spostamenti, il DPCM 17 maggio è intervenuto con specifiche previsioni, in linea con le richieste di Confindustria, che riguardano alcune definite categorie di lavoratori che faranno ingresso in Italia e che saranno esentate dagli obblighi e dalle misure di prevenzione e protezione (sorveglianza sanitaria e isolamento fiduciario). A decorrere dal 3 giugno, fatte salve le limitazioni disposte da specifici provvedimenti emergenziali, gli spostamenti da e per l’estero, non sono soggetti ad alcuna limitazione con riguardo a: i) Stati membri dell’UE; ii) Stati dell’accordo di Schengen; iii) Regno Unito e Irlanda del nord; iv) Andorra, Principato di Monaco; v) Repubblica di San Marino e Città del Vaticano. Dal 3 al 15 giugno 2020, per comprovate esigenze lavorative, saranno consentiti anche gli spostamenti da e per Stati e territori diversi da quelli sopra indicati. Sul piano delle sanzioni, oltre a quelle previste da specifiche disposizioni (v. riguardo ai protocolli), salvo che il fatto costituisca reato diverso da quello di cui all’articolo 650 del codice penale, le violazioni del DL 33/2020, ovvero dei decreti e delle ordinanze emanati in attuazione dello stesso (ivi incluso il DPCM 17 maggio 2020), sono punite con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 400 a 3.000 euro. Nei casi in cui la violazione sia commessa nell’esercizio di un’attività di impresa, si applica altresì la sanzione amministrativa della chiusura dell’esercizio o dell’attività, da 5 a 30 giorni.
Dettagli completi a disposizione delle aziende associate FEDERORAFI (info@federorafi.it).
COVID 19 – INFORTUNIO SUL LAVORO
Con il comunicato stampa del 15 maggio u.s. dal titolo: “L’infortunio sul lavoro per Covid-19 non è collegato alla responsabilità penale e civile del datore di lavoro” l’INAIL ha chiarito che il datore di lavoro risponde penalmente e civilmente delle infezioni di origine professionale solo se viene accertata la propria responsabilità per dolo o per colpa.
COVID 19 – SOSPENSIONI, ESENZIONI E PROROGA NEI VERSAMENTI TRIBUTARI
Ricordiamo alle aziende associate la circolare FEDERORAFI, messa a punto dalla competente area di Confindustria, con l’utile tabella sinottica al fine di facilitare le imprese ad orientarsi tra le diverse disposizioni adottate e in corso di adozione in materia di sospensione e proroga di versamenti e adempimenti tributari.
AL CIIE DI SHANGHAI PER FARE BUSINESS
Proseguono da alcune settimane gli incontri (in remoto) tra FEDERORAFI e ICE/ITA Agenzia (Roma, Pechino e Shanghai) per la migliore messa a punto dell’iniziativa “The Extraordinary Italian Jewelry” at China International Import Expo 2020 – (CIIE)” che si terrà a Shanghai dal 5 al 10 novembre prossimo. In questi giorni si stanno definendo gli aspetti contrattuali con gli organizzatori del CIIE e dell’area “Jewellery” (China Gems & Jade Exchange). Inoltre, in un documento di 6 pagine, sono stati anche sottolineati da FEDERORAFI i “punti chiave” per una presenza realmente completa dei principali clusters produttivi del gioiello “made in Italy” e per mettere le aziende partecipanti nelle condizioni di ottenere le migliori performance commerciali da una manifestazione come il CIIE che è un evento B2C e B2B2C. Federorafi ritiene che mai come quest’anno, in risposta al devastante impatto sul comparto del prezioso del Covid 19 (-42% nel primo trimestre), le iniziative debbano avere come principale se non unica priorità quella di “fare business” con i contatti commerciali e con le vendite al pubblico (come già l’esperienza del CIIE 2019 ha dimostrato). Sono già 18 le aziende che hanno inviato a FEDERORAFI la manifestazione di interesse.
BASELWORLD: ULTIMO ATTO?
Prosegue con qualche (prevedibile) colpo di scena la vicenda del rinvio/annullamento di Baselworld 2020. Con la comunicazione degli organizzatori elvetici del 7 maggio almeno due dei tre punti contestati fin dall’inizio da FEDERORAFI sono stati risolti. Infatti è stato comunicata ufficialmente la cancellazione del posticipo di Baselworld 2020 a fine gennaio 2021. Non c’è più quindi l’onerosa sovrapposizione con VICENZAORO January 2021 E’ stato quindi anche eliminato il vincolo oneroso alla partecipazione all’edizione 2020 posticipata al 2021 ma anche alla eventuale edizione di un evento ipotizzato nella primavera del 2021. Evento ancora in fase di progettazione e quindi dai contenuti incerti. Rimane invece aperto il “nodo delle trattenute” che risultano ancora particolarmente onerose (35%) e proprio su quest’ultimo rilevante aspetto si è focalizzata la lettera FEDERORAFI inviata agli organizzatori la scorsa settimana. Gli espositori hanno tempo fino al 31 maggio per accettare o meno la proposta di “compromesso” sui rimborsi.
BANDO “IMPRESA SICURA”: RICHIESTE 20 VOLTE SUPERIORI ALLE RISORSE DISPONIBILI!
Con la circolare del 4 maggio scorso avevamo segnalato alle aziende associate i contenuti del Bando “Impresa Sicura” di INVITALIA finalizzato al rimborso delle spese sostenute per acquistare dispositivi e altri strumenti di protezione individuale finalizzati al contenimento dell’emergenza COVID-19. Come previsto per la tipologia di incentivo oggetto del bando, la piattaforma di Invitalia ha fatto registrare un record di accessi già nei primi minuti dalla apertura dello sportello online per la prenotazione delle risorse. Difatti, i dati sugli accessi registrati da Invitalia evidenziano come dopo appena un minuto dall’apertura dello sportello, avvenuta alle ore 9:00 dell’11 maggio, erano già state effettuate 59.025 richieste di prenotazione da parte di 42.753 imprese per un importo di 498.841.142 euro. Dopo undici minuti le prenotazioni erano diventate 91mila. Alle 9,42 erano 110.749 per oltre un miliardo di euro di richieste di rimborsi, a fronte di una dotazione complessiva di soli 50 milioni di euro.