CIABATTI: “100 GIORNI PER ANDARE A PRENDERCI LA DOMANDA!”
Apprezzato intervento di Ivana Ciabatti all’inaugurazione di VOICE lo scorso 12 settembre. Al presidente FEDERORAFI, nell’evidenziare la preoccupante crisi in atto sia sul fronte interno che dell’export, ha esaltato il ruolo degli imprenditori che proprio con la presenza a VOICE hanno voluto mostrare alla comunità internazionale e alle istituzioni che il settore orafo italiano è ripartito. Ma non basta. Le imprese, le associazioni e gli organizzatori fieristici hanno fatto e stanno facendo uno sforzo straordinario, ora tocca al Governo dare concretezza ai tanti provvedimenti messi in campo in questi mesi. Occorre non solo stimolare la domanda ma dobbiamo andare a prenderla. I provvedimenti del Governo hanno dato ossigeno alle imprese e ai cittadini ma non hanno chiaramente inciso sulla domanda estera che rappresenta l’87% del fatturato orafo. Ben vengano le iniziative Simest e SACE e quelle di ICE per lo sviluppo de digitale ma non bastano. Con la pandemia e le restrizioni ai viaggi è complicatissimo fare business. Il singolo imprenditore non può organizzarsi al meglio e i buyer sono timorosi a muoversi e a venire in Italia. L’online aiuta ma non può sostituire il “touch and feel” e le imprese devono quindi poter tornare ad avere occasioni di incontro anche fisico con i loro clienti sia in Italia che all’estero. Cosa fare? Ivana Ciabatti nel suo intervento a VOICE ha chiesto al Ministro Di Maio di prendersi almeno due impegni per i prossimi 100 giorni, ovvero prima della fine del 2020. La prima richiesta: attivare accordi bilaterali di “fast-track” con la Cina (durante il CIIE) e con gli USA per permettere ai nostri imprenditori di incontrare operatori cinesi e USA nel loro paese (anche presso le nostre ambasciate) in modalità sicura e con alleggerimento delle restrizioni. Per garantire la reciprocità: l’Italia ospiterebbe da gennaio 2021 in modalità sicura e alleggerita operatori cinesi e Usa in occasione ad esempio delle manifestazioni fieristiche settoriali (es.: VicenzaOro January). La seconda: dopo ben due anni di trafila burocratica “made in Italy”, ratificare finalmente l’adesione dell’Italia alla Convenzione di Vienna per i metalli preziosi. Questi due punti sono stati rilanciati assieme ad altre istanze settoriali all’interno di un documento sottoscritto da tutte le associazioni di categoria ed inviato sempre il 12.09 al Ministro Di Maio. Più che la replica del Ministro si aspettano i fatti!
DI MAIO CONDIVIDE LE ISTANZE E LANCIA IL PROGETTO “E-COMMERCE GIOIELLERIA”
Il Ministro Di Maio, non presente all’inaugurazione di VOICE il 12 settembre, ha fatto un intervento in diretta due giorni dopo. Nel suo speech non ha replicato in modo puntuale alle richieste formulate dalla Presidente Ciabatti (vedi sopra) ma ha commentato come “condivisibile” il documento delle istanze del settore. Nel suo intervento il Ministro degli Affari Esteri ha annunciato che, all’interno degli accordi già in essere tra ICE e le principali piattaforme di E-commerce, il MAECI ha stanziato risorse aggiuntive per la messa in opera del progetto “per la piattaforma di e-commerce per la gioielleria italiana in Cina a cura di Confindustria Alessandria e FEDERORAFI” .
SEMINARIO FISCALE FEDERORAFI: IL PIU’ VISUALIZZATO
Continua a raccogliere consensi il seminario fiscale organizzato da FEDERORAFI a VOICE, anche in diretta streaming, dal titolo: NORMATIVA TECNICO FISCALE E IMPRESE ORAFE: LE NOVITA’ E I PROSSIMI PASSI. Ad oggi è infatti l’evento che ha raccolto di gran lunga il maggior numero di visualizzazioni. In 75 minuti gli esperti del Gruppo Fiscale della federazione sono riusciti a fare una panoramica interpretativa su 6 grandi temi fiscali: prestito d’uso, rivalutazione dei beni di impresa, cessioni di materiale d’oro (legge 7/2000), estensione del “reverse charge”, corretta applicazione dell’IVA sui semilavorati e documenti di prova per cessioni UE.
CIIE SHANGHAI – IN VIA DI DEFINIZIONE I PARTECIPANTI
In questi giorni si stanno definendo i numeri e le modalità di partecipazione alla collettiva italiana “The Extraordinary Italian Jewelry” al China International Import Expo – CIIE di Shanghai (dal 5 al 10 novembre) a cura di ICE e FEDERORAFI. Anche per le restrizioni in atto, che limiteranno la presenza fisica degli operatori italiani, verrà potenziata la parte digital sia durante l’EXPO che nel programma di comunicazione messo a punto con l’agenzia selezionata da ICE mentre FEDERORAFI ha predisposto una proposta di assistenza in loco per gli espositori che non avessero proprio personale in grado di presenziare all’evento. In via di attivazione anche il miniprogramma wechat dedicato all’evento e al quale hanno inviato il materiale oltre 40 aziende.
KIMBERLEY PROCESS: LA COMMISSIONE UE INCONTRA FEDERORAFI
Proseguono i contatti tra FEDERORAFI e l’Agenzia delle Dogane per la realizzazione in Italia di una Autorità di certificazione dei diamanti grezzi nell’ambito del Kimberley Process Certification Scheme. Dallo scorso dicembre l’Agenzia delle dogane ha coinvolto FEDERORAFI per supportare l’iter di accreditamento del nostro Paese presso l’UE come 7° paese Membro in grado di rilasciare i certificati KP. Un passaggio importante si è svolto il 17 settembre quando la Commissione UE ha svolto un primo audit in videocollegamento con l’Agenzia e FEDERORAFI è stata invitata ad intervenire. Per l’occasione, il Vice Presidente Stella, su mandato della presidente, ha presentato il comparto e le potenziali ricadute dell’accreditamento sul settore. Nell’incontro sono stati coinvolti nella delegazione FEDERORAFI anche il Presidente IGI Raffaele Maino, il Direttore IGI Loredana Prosperi e Matteo Borsalino in rappresentanza della Sezione Aziende Orafe Valenzane di Confindustria Alessandria. La delegazione imprenditoriale ha potuto fornire ulteriori dettagli e rispondere alle domande formulate dai rappresentanti della Commissione UE.
PER IL COVID IL FATTURATO CROLLA DEL -38,7%
Si è svolta nelle scorse settimane la seconda indagine effettuata dal Centro Studi di Confindustria Moda presso le aziende associate in merito all’impatto del Covid-19. I risultati sono anche questa volta interessanti ed indicativi della situazione. In sintesi alcune prime evidenze:
• Alla data della rilevazione (luglio), oltre la metà delle aziende a campione (62%) ha anticipato il pagamento della CIG ai propri dipendenti.
• Su base semestrale il calo medio del fatturato è stimato nell’ordine del -38,7% ovvero in oltre 1,5 miliardi di euro.
• Solo una parte minoritaria del campione, pari al 22%, ha riscontrato difficoltà nell’utilizzo delle misure per garantire la liquidità alle imprese.
• Alla data della rilevazione (luglio), secondo il 59% del campione nessun mercato risulta «ripartito», mentre il restante 41% segnala un certo dinamismo da parte di alcuni Paesi quali Germania, Cina, Francia.
Indagine completa disponibile per le aziende associate.